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Letture Rito Romano

Es 3,13-20; Sal 104; Mt 11, 28-30

14 Luglio 2011

Giovedì della XV settimana del Tempo Ordinario Prima lettura Es 3,13-20 In quei giorni, [udendo la voce del Signore dal mezzo del roveto] Mosè disse a Dio: “Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?”. Dio disse a Mosè: “Io sono colui che sono!”. Poi disse: “Dirai agli Israeliti: ‘‘Io-Sono’’ mi ha mandato a voi”. Dio aggiunse a Mosè: “Dirai agli Israeliti: Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione. Va’! Riunisci gli anziani d’Israele e di’ loro: Il Signore, il Dio dei vostri padri, mi è apparso, il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, dicendo: Sono venuto a vedere voi e ciò che vien fatto a voi in Egitto. E ho detto: Vi farò uscire dalla umiliazione dell’Egitto verso il paese del Cananeo, dell’Hittita, dell’Amorreo, del Perizzita, dell’Eveo e del Gebuseo, verso un paese dove scorre latte e miele. Essi ascolteranno la tua voce e tu e gli anziani d’Israele andrete dal re di Egitto e gli riferirete: Il Signore, Dio degli Ebrei, si è presentato a noi. Ci sia permesso di andare nel deserto a tre giorni di cammino, per fare un sacrificio al Signore, nostro Dio. Io so che il re d’Egitto non vi permetterà di partire, se non con l’intervento di una mano forte. Stenderò dunque la mano e colpirò l’Egitto con tutti i prodigi che opererò in mezzo ad esso, dopo egli vi lascerà andare”. Salmo responsoriale Sal 104 Rit.: Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza. Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome, proclamate tra i popoli le sue opere. Ricordate le meraviglie che ha compiute, i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca. Si è sempre ricordato della sua alleanza: parola data per mille generazioni, l’alleanza stabilita con Abramo e il suo giuramento a Isacco. Dio rese molto fecondo il suo popolo, lo rese più forte dei suoi oppressori. Cambiò il loro cuore perchè odiassero il suo popolo, e agissero con l’inganno contro i suoi servi. Mandò Mosè, suo servo e Aronne, che si era scelto: misero in atto contro di loro i suoi segni e i suoi prodigi nella terra di Cam. Vangelo Mt 11,28-30 In quel tempo, Gesù disse: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”.