Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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Ap 21, 9-14; Sal 44; Mt 24, 45-51

13 Novembre 2012

ULTIMA SETTIMANA DELL’ANNO LITURGICO

MARTEDÌ

 

 

LETTURA

Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo 21, 9-14

 

In quel giorno. Venne uno dei sette angeli, che hanno le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli, e mi parlò: «Vieni, ti mostrerò la promessa sposa, la sposa dell’Agnello». L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte. Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello.            

 

 

SALMO

Sal 44 (45)

 

             ®  Il Signore ama Gerusalemme come una sposa.

 

Liete parole mi sgorgano dal cuore:

io proclamo al re il mio poema.

Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato

con olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni.

Alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir. ®

 

 

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:

dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;

il re è invaghito della tua bellezza.

È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

Gli abitanti di Tiro portano doni,

i più ricchi del popolo cercano il tuo favore. ®

 

 

Entra la figlia del re: è tutta splendore,

tessuto d’oro è il suo vestito.

È condotta al re in broccati preziosi;

dietro a lei le vergini, sue compagne,

a te sono presentate;

condotte in gioia ed esultanza,

sono presentate nel palazzo del re. ®

 

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Matteo 24, 45-51

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni. Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».