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Letture Rito Ambrosiano

At 4,32-37; Sal 92; Gv 3,7b-15

5 Maggio 2011

Giovedi, 5 Maggio 2011 LETTURA Lettura degli Atti degli Apostoli 4, 32-37 In quei giorni. La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore. Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno. Così Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Bàrnaba, che significa «figlio dell’esortazione», un levita originario di Cipro, padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli apostoli. SALMO Sal 92(93) ®Regna il Signore, glorioso in mezzo a noi. oppure ® Alleluia, alleluia, alleluia. Il Signore regna, si riveste di maestà: si riveste il Signore, si cinge di forza. Èstabile il mondo, non potrà vacillare. Stabile è il tuo trono da sempre, dall’eternità tu sei. ® Alzarono i fiumi, Signore, alzarono i fiumi la loro voce, alzarono i fiumi il loro fragore. Più del fragore di acque impetuose, più potente dei flutti del mare, potente nell’alto è il Signore. ® Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti! La santità si addice alla tua casa per la durata dei giorni, Signore. ® VANGELO Lettura del Vangelo secondo Giovanni 3, 7b-15 In quel tempo. Il Signore Gesù disse a Nicodèmo: «Dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro d’Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».