Il 24 marzo 1980, mentre celebrava l'Eucarestia, venne ucciso Monsignor Oscar A. Romero Vescovo di San Salvador nel piccolo Stato centroamericano di El Salvador.
La celebrazione annuale di una Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri, il 24 marzo, prende ispirazione da quell’evento sia per fare memoria di quanti lungo i secoli hanno immolato la propria vita proclamando il primato di Cristo e annunciando il Vangelo fino alle estreme conseguenze, sia per ricordare il valore supremo della vita che è dono per tutti. Fare memoria dei martiri è acquisire una capacità interiore di interpretare la storia oltre la semplice conoscenza.
Non bisogna mai esitare a domandare i posti dove maggiori siano pericolo, sacrificio, possibilità di dedizione: lasciamo l’onore a chi lo vuole, ma rischio e pena reclamiamoli sempre. Come cristiani siamo tenuti a dare l’esempio del sacrificio e della dedizione. È un principio al quale bisogna essere fedeli sempre, con semplicità, senza domandarci se in una simile condotta s’insinui l’orgoglio. È il nostro dovere; quindi compiamolo e preghiamo il nostro Diletto, lo Sposo della nostra anima, che ci conceda di compierlo in totale umiltà e con pienezza d’amore per Dio e per il prossimo.
Con questo testo del Beato Charles de Foucald, missionario della presenza e della bontà, desideriamo ricordare che il 2016 è stato il primo centenario del suo martirio ma anche che la vita donata di tanti nostri fratelli e sorelle fino al martirio non è altro che l’estrema conseguenza di chi ha scelto non l’onore ma la dedizione totale, non comodità e sicurezza ma, a costo di qualunque sacrificio, donare la pienezza di vita di Gesù. Non eroi ma uomini e donne la cui vita è stata consegnata al Vangelo e che, come Gesù, ci ripetono Non abbiate paura…. siamo comunque servi inutili.
Quest’anno, vista la concomitanza con la visita di papa Francesco a Milano, la giornata del Martiri Missionari potrà essere celebrata nella data che ogni parrocchia o decanato riterrà più opportuna.