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L'incontro pubblico di presentazione del corso si terrà all'ISPI, Palazzo Clerici (Via Clerici 5 – Milano). Nell’attuale complessa e fragile situazione politica italiana, c’è bisogno di politici che conoscano la politica e sappiano fare politica; di amministratori che sappiano amministrare e sappiano che cosa amministrano; di legislatori che sappiano scrivere le leggi; di cittadini che sappiano che cos’è la città, che cos’è la cittadinanza, che conoscano la Carta costituzionale che li governa.

Benito Perrone
Condirettore di Iustitia, Vicepresidente centrale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani

Milanodalduomo
Foto di Michele Pelosi-www.michelepelosi.it

Nella Evangelii gaudium Papa Francesco, ponendosi sulla scia dei suoi predecessori, ha ricordato che «la politica, tanto denigrata, è una vocazione altissima, una delle forme più preziose di carità, perché cerca il bene comune[…] Prego il Signore che ci regali più politici che abbiano davvero a cuore la società, il popolo, la vita dei poveri». Di recente, rivolgendosi ai «Cari amici dell’Azione Cattolica» in occasione del loro 150° di vita, ha quasi intimato: «…mettetevi in politica, ma per favore nella grande politica, nella Politica con la maiuscola!».

È un invito che non può essere disatteso.

La consapevolezza che ne discende, nell’attuale complessa e fragile situazione politica italiana, è che c’è bisogno di politici che conoscano la politica e sappiano fare politica; di amministratori che sappiano amministrare e sappiano che cosa amministrano; di legislatori che sappiano scrivere le leggi; di cittadini che sappiano che cos’è la città, che cos’è la cittadinanza, che conoscano la Carta costituzionale che li governa.

Ciò significa anche dare per acquisito che politici non si nasce, ma si diventa. La politica non è una cosa da inventori, ma un faticoso compito al quale si arriva, sì, per vocazione, ma necessariamente per le umili strade della conoscenza e, prima, dell’approfondimento e dello studio.

Tanto più oggi, tempo in cui il confronto non è più nella ristretta cerchia di un proprio mondo chiuso o raramente aperto all’esterno. Oggi la complessità, la globalizzazione ti arrivano in palma di mano senza verificare se tu comprendi, senza chiedere il permesso, senza – soprattutto – consentirti di discernere bene da male, giusto da ingiusto, legittimo da illegittimo; senza darti indicazioni di fatto e di diritto. Ti arrivano in palma di mano senza spiegarti se c’è una storia, e quale; se c’è un progetto, e quale; se c’è un sistema, e quale. Se c’è una politica, e quale.

Abbiamo pensato a questa scuola (parola umile e insieme presuntuosa…) per indicare alcune linee di approfond

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