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Attività e compiti dell'Ufficio

Il Servizio per la Pastorale Liturgica ha il compito di essere “sicuro punto di riferimento della pastorale liturgica diocesana” (cost. 88, § 2), coadiuvando l’Arcivescovo nell’esercizio della missione che gli è propria come moderatore, custode e promotore della vita liturgica
(cf Christus Dominus, 15; cf cost. 88, § 1).

Esso ha i seguenti compiti:

a) promuovere la conoscenza dei documenti del Magistero in materia liturgica e l’attuazione della riforma liturgica in conformità alle direttive del Concilio Vaticano II e dei documenti postconciliari, studiare i problemi di pastorale liturgica e dare concreta attuazione alle direttive della Congregazione del Rito Ambrosiano per quanto riguarda il completamento della riforma dei libri liturgici e la loro revisione (n.b.: i rapporti tra il Servizio per la Pastorale Liturgica e la Congregazione del Rito Ambrosiano sono disciplinati dallo statuto di quest’ultima riportato nell’Appendice III);
b) essere “il centro propulsore della formazione liturgica dei vari operatori pastorali” (cost. 88, § 2), coordinando le iniziative riguardanti la valorizzazione della preghiera liturgica e, in particolare, la formazione dei fedeli allo spirito della liturgia, valorizzando le indicazioni contenute nel Capitolo 2 del Sinodo diocesano 47°, particolarmente nelle costt. 88-95, nel quadro delle Scuole Diocesane per Operatori Pastorali e anche con altre iniziative;
c) essere “laboratorio liturgico per sussidi e pubblicazioni che siano di aiuto alle parrocchie” (cost. 88, § 2).

Il Servizio per la Pastorale Liturgica è affiancato dalla Commissione per la pastorale liturgica. Essa è presieduta dal Responsabile del Servizio per la Pastorale liturgica. Di essa fanno parte persone competenti per la pastorale liturgica, per la musica sacra e per l’arte per la liturgia, tra cui di diritto: il Maestro delle S. Cerimonie della Cattedrale, i Docenti di Liturgia e di Musicologia del Seminario arcivescovile, il Preside del Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra, il Responsabile dell’Ufficio per i Beni Culturali. In ragione delle diverse specifiche competenze presenti la Commissione può essere articolata in distinte Sezioni.
 

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