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Lo stand ed i seminari non sono uno spazio di “prodotto”, ma di “racconto”. La parola chiave è stupore!

Massimo Pavanello

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Dal 1980, anno della prima edizione, la Chiesa è sempre stata presente alla Borsa internazionale del turismo. E lo sarà ancora dall’11 al 13 febbraio 2018, quando la kermesse avrà luogo presso Fieramilanocity.

La novità introdotta quest’anno dall’Ufficio nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei consiste nel promuove – all’interno della Bit – uno spazio dedicato al Turismo religioso, spazio gestito da Vie Sacre.

Lo stand – dice don Gionatan De Marco, neo direttore dell’Unts della Cei – «intende essere una piazza dove raccontare le varie esperienze che, attraverso il turismo religioso, portano l’homo viator a immergersi nello stupore. È uno spazio in cui il racconto cerca di mettere insieme più voci: la voce di chi accoglie e accompagna sui territori, la voce di chi ospita e con il letto offre anche un sorriso, la voce di chi traccia e percorre cammini rendendoli capaci di senso, la voce di chi ha a che fare con la bellezza e sa farne dono, la voce di chi costruisce reti e dà il volto ad una Chiesa ospitale con i Parchi culturali ecclesiali».

Si potranno incontrare, così, tutti gli operatori della filiera del turismo religioso: dalle case per ferie ai cammini spirituali, dalle guide che propongono percorsi di arte e fede a realtà che fanno rete sul territorio.

Anche se – continua don Gionatan – «Il nostro stand non è tanto uno spazio di “prodotto”, quanto piuttosto uno spazio di “racconto” dove la parola chiave per entrare e vivere la dimensione del turismo religioso è stupore! Uno stupore declinato in bellezza, esperienza, cammino, accoglienza, ospitalità». Una bellezza non da vendere, ma da custodire e rigenerare.

Per questo motivo chi visiterà lo spazio del turismo religioso, alla Bit, troverà anche “due pietre di inciampo” che stimolano la coscienza: la bellezza ferita e la bellezza invisibile.

Conclude don De Marco: «La bellezza ferita richiama le tante bellezze architettoniche dell’Italia centrale ferite dal sisma e che sono ora senz’anima, perché non abitate dalla gente che vi trovava pace e speranza (nella foto: una Madonna recuperata ad Amatrice). La bellezza invisibile è invece una presenza fortemente simbolica: due senza fissa dimora di Roma accompagnati dai volontari TGS che saranno gli steward che animeranno, accompagneranno e racconteranno lo stupore di fronte alla bellezza che ci circonda, briciola di quella grande Bellezza che ci dà vita».

Due anche i seminari previsti. Lunedì 12 febbraio, ore 11.00-12.30, sala Amber 6: “Beweb: il portale dei beni culturali ecclesiastici. Un parco culturale digitale”. Relatrice, Francesca D’Agnelli, dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Cei.

Martedì 13 febbraio 2018, ore 15.30, sala Amber 8: “Cammino, esperienza di stupore”, con Massimo Pavanello, incaricato regionale per la pastorale del turismo; Paolo Giulietti, Vicario generale-Perugia; Federico Massimo Ceschin, Segretario generale Cammini d’Europa-consorzio vie sacre; Simone Bozzato, Società geografica italiana e docente Tor Vergata. Modera: Maurizio Arturo Boiocchi, docente Iulm e direttore editoriale di “Luoghi e cammini di fede”.

 

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