La verifica del progetto di Pastorale Giovanile, svolta durante lo scorso anno, ha evidenziato alcune convergenze significative che sono state affidate al lavoro di approfondimento della Commissione diocesana per la Formazione dei Responsabili delle Istituzioni di Pastorale Giovanile.

Per comprendere meglio il quadro di riferimento entro cui si stanno ripensando le figure dei responsabili e la loro formazione, indichiamo tre convergenze significative:

1.    Si è riscontrata una accresciuta sensibilità nei confronti della presenza stabile di figure educative laicali. Se tale necessità è stata in parte accresciuta dalla diminuzione dei presbiteri incaricati della Pastorale Giovanile, certamente sono cresciuti il valore e l’esercizio della corresponsabilità laicale con la relativa necessità di qualificare la formazione superando l’improvvisazione. Lungo questa strada ci sentiamo incoraggiati a proseguire quanto in questi anni è stato attivato per curare la formazione dei responsabili.

2.    Per alcuni di questi responsabili, da diversi anni, si è avviato un processo di investimento anche economico da parte delle parrocchie per garantire delle figure educative professionalmente retribuite.

Dentro questa prospettiva va inserito tutto il lavoro svolto dalla diocesi tramite la Cooperativa Aquila e Priscilla. Si ritiene opportuno proseguire nella direzione di formare e promuovere, accanto al volontariato, che rimane la forma ordinaria, figure educative professionalmente retribuite.

Le comunità cristiane dovranno operare in questo senso un attento e continuo discernimento affinché la presenza di tali figure risulti una ricchezza per la Pastorale Giovanile, non mortifichi il servizio educativo volontario, sia economicamente sostenibile e sia giuridicamente configurata in modo appropriato.

3.    In riferimento alla formazione si ravvisa la necessità di differenziare, almeno in parte, i percorsi di formazione proposti. La differenziazione sarà fatta a partire dal ruolo (responsabile o educatore) e dalla modalità di servizio (volontario o retribuito).

Alla luce di queste considerazioni generali e di molte altre emerse dalla verifica del progetto di Pastorale Giovanile, è stato affidato a una apposita Commissione arcivescovile il compito di ripensare, nel corso del prossimo anno pastorale, i percorsi di formazione e le figure educative inerenti le responsabilità delle istituzioni di Pastorale Giovanile.

La formazione svolta negli anni scorsi e le abilitazioni diocesane riconosciute non andranno perse, ma precisate nel nuovo quadro che si delineerà.

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