L'Arcivescovo Mario Delpini questa mattina ha incontrato milletrecento ragazzi di Abbiategrasso che stanno frequentando i quattro oratori della città, mettendosi anche loro "AllOpera"!

Marina Rosti

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Prosegue il viaggio del nostro Arcivescovo Mario Delpini tra gli oratori della diocesi, accanto ai bambini, agli adolescenti e ai ragazzi che lui ama definire “improbabili”, perché portatori di speranza, di gioia e di sogni e “originali”, perché scelgono di andare a Messa la domenica.

Proprio questa mattina, giovedì 28 giugno, l’Arcivescovo ha incontrato 1300 bambini insieme a 250 animatori degli oratori di Abbiategrasso, nella bella e accogliente struttura di San Giovanni Bosco, condividendo con tutti loro momenti davvero emozionati, ricchi di calore e colore, di cuore e speranza.

«Vi ho censegnato una immaginetta – ha spiegato durante l’omelia, rivolgendosi proprio a tutti i bambini e ragazzi seduti sul prato e divisi in gruppi – per tre motivi. Il primo è per permettervi di usarla come ventaglio se sentite troppo caldo, non è lo scopo principale, ma ha certamente la sua utilità. Il secondo per farvi riflettere sull’immagine raffigurata, un cielo blu che avvolge tutto il mondo. Anche quando qualche volta le cose vanno male, e tutto sembra andare storto, noi cristiani dobbiamo essere capaci di cogliere la Gloria di Dio che avvolge la terra. Il terzo motivo per ricordarvi che anche nella tempesta, nelle fatiche Dio è sempre alleato del nostro bene. La preghiera che sta sul retro dell’immaginetta ci esorta a vivere la vita come una benedizione, a pregare il Padre, che è misericordioso e sempre pronto al perdono, e infine a cogliere ogni attimo, in oratorio, a scuola, in famiglia, come occasione per amare».

L’Arcivescovo Delpini rivolgendosi soprattutto agli adolescenti li ha incoraggiati a non sottovalutarsi mai. «Così come sei fatto, vai bene per vivere, per amare e per fare grandi cose. Ognuno di noi ha la sua vocazione, una missione scelta da Dio per renderlo davvero felice, completo».

Sempre con il sorriso ha poi rivolto una richiesta a tutti i bambini e ragazzi dell’oratorio: «mettete in tasca questa preghiera e ogni giovedì sera leggetela. Pregate con queste parole».

Ed è stato proprio al termine della messa che il vescovo Delpini ha ricordato l’importanza del ruolo rivestito dagli animatori, ai quali ha consegnato i braccialetti originali dell’editto, segno di riconoscenza per il loro impegno e la loro passione, per essere ogni giorno, all’oratorio e non solo, modello importante per tutti i più piccoli. Ragazzi che vogliono stare nel tempo e viverlo nella maniera più profonda, andando addirittura controcorrente. Ragazzi che non si lasciano condizionare da una società troppo presa dall’individualismo e che tende a “snobbare” proprio quelli più impegnati in oratorio, attenti ai più piccoli e ai bisogni dell’intera comunità, quelli che, appunto, come recita il braccialetto consegnato dall’Arcivescovo sono originali, “la domenica vanno a Messa”.

Al termine dell’incontro, prima di intitolare il canto conclusivo, ogni oratorio presente ha voluto offrire in dono al Vescovo di Milano quattro pezzi di un puzzle (che proprio l’Arcivescovo ha composto) raffiguranti gli oratori della città, ma anche dei prodotti della terra tipici, buoni e genuini. I ragazzi dell’oratorio di Castelletto, Sant’Antonio Abate, hanno consegnato a monsignor Delpini il riso, quelli del San Giovanni Bosco il formaggio prodotto da un caseificio locale, i ragazzi dell’oratorio Sacro Cuore di viale Mazzini il miele e infine quelli del San Gaetano il pan mein, tipico dolce locale, preparato da una storica della città. Tutti prodotti del territorio che gli oratori hanno voluto offrire a conclusione di una magnifica giornata di sole, ma soprattutto di umana fraternità.

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