Intorno ai vent’anni un giovane entra in un’esperienza più piena e più matura della vita: vede davanti a sé nuove strade che si aprono. Gli studi e il lavoro, le relazioni affettive e le prospettive sociali e politiche del suo tempo gli impongono sintesi nuove e nuove scelte. Di fronte alle responsabilità un giovane si interroga in una maniera più autentica anche sulla verità della fede; si trova di fronte ad una nuova verifica tra grazia e libertà, intuizioni spirituali e discernimento culturale. È necessario percorrere in maniera più libera le strade che gli consentano di aprirsi ad accogliere il mistero di Cristo. La comunità cristiana è chiamata ad una rinnovata accoglienza di fronte ai giovani, tenendo conto della loro situazione a volte incerta e dubbiosa. Per questo la Pastorale giovanile predispone un itinerario educativo che aiuti i giovani a conoscere più da vicino la persona di Gesù (attraverso la conoscenza della sua Parola), una precisa proposta spirituale, un autentico impegno di carità.

È necessario proporre forme nuove di primo annuncio e sostenere con rinnovata vivacità i gruppi giovanili già esistenti, i quali vanno ripensati con criteri e dimensioni nuovi, idonei a sostenere il confronto reciproco, la ricchezza delle relazioni, la verità di un’esperienza di fede e la singolarità delle celebrazioni cristiane. L’annuncio comunitario e l’accompagnamento individuale sono aspetti intrinsecamente uniti affinché si possa raggiungere e promuovere una certa qualità cristiana della fede. In questo lavoro educativo e formativo è importante che si stabilisca un rinnovato equilibrio tra i grandi eventi ecclesiali e la pratica quotidiana della vita cristiana; è fondamentale cercare una sintesi tra la straordinarietà e l’ordinarietà delle proposte pastorali.

Nell’età della giovinezza è indispensabile inoltre aiutare le persone a scoprire la loro nuova reale identità, integrando la coscienza del presente con le prospettive del futuro. La fatica e la debolezza in cui si esprime l’impegno giovanile dipendono spesso da una spaccatura priva di progettualità tra l’oggi e il domani sulle questioni fondamentali della vita. I giovani dovranno scoprire che il vangelo non mortifica la realtà umana, ma anzi la illumina e la fortifica; il vangelo aiuta a ritrovare alcuni valori comuni come il senso e la qualità della vita, la dignità della persona, l’istituzione della famiglia, l’importanza del lavoro, il rispetto delle diversità, il valore della democrazia, l’etica dell’agire politico, la libertà, la giustizia, la pace. La formazione cristiana aiuterà i giovani a testimoniare la fede nella complessità della società contemporanea. È infine necessario e urgente che i giovani possano godere di una maggiore considerazione nella Chiesa: la maggiore considerazione è da ricercare, al di là dell’enfasi con cui spesso si parla dei giovani, nella linea di un più sincero e reale ascolto dei loro vissuti quotidiani, in rapporto alla loro più vera identità e a quello che giustamente desiderano diventare.

Per la formazione e l’accompagnamento degli educatori dei giovani (laici, persone consacrate e sacerdoti) esiste a livello diocesano un Osservatorio giovani, attraverso il quale si opera uno scambio comune, monitorando con attenzione i contesti pastorali, sociali e culturali in cui si alimentano i vissuti dei giovani; possono partecipare tutti gli educatori interessati. L’Osservatorio intende essere uno strumento utile per gli educatori dei giovani, perché, partendo dalle esigenze delle persone e dai contenuti della proposta cristiana, si possa favorire la mediazione del progetto educativo attraverso un metodo comune e proposte concordate. Gli incontri dell’Osservatorio prevedono riflessioni, testimonianze e scambi di idee con la guida di persone competenti e impegnate in diversi contesti educativi, sia della società civile sia nella cura pastorale. Si propone anche sul territorio diocesano a diversi livelli una forma di collaborazione tra gli educatori dei giovani; il Servizio Giovani può fare da supporto e da orientamento alle Unità di Pastorale giovanile che lo richiedono. Inoltre uno dei momenti più importanti e significativi per la formazione attinente alla fascia giovanile è rappresentato dal Convegno annuale di Pastorale giovanile, che viene realizzato con la collaborazione di altri enti o di istituzioni ecclesiastiche.

Sollecitati dal contesto culturale contemporaneo, in collaborazione con la Pastorale per i migranti esiste anche un Osservatorio “nuovi giovani” a cui partecipano giovani stranieri di seconda generazione, che si sono inseriti nel contesto delle comunità cristiane presenti in Diocesi. L’Osservatorio intende incontrare e porre in relazione tra loro questi giovani, mettendo a fuoco le loro esigenze, le fatiche del loro inserimento, ma anche la loro presenza attiva all’interno della comunità cristiana. Gli incontri prevedono riflessioni, testimonianze e scambio di idee all’interno di piccoli gruppi con la guida di persone competenti.

(Dal Progetto di Pastorale Giovanile Camminava con loro. La Comunità Cristiana, vol. 2, Centro Ambrosiano, Milano 2011, pp. 107-110)

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