La quarta declinazione dell'itinerario adolescenti «È bello con te» - Anno I


Non è troppo presto, il tempo dell’adolescenza, per riflettere sulla responsabilità? Non rischiamo di appiccicare dei pensieri troppo grandi su un vissuto che non è ancora in grado di coglierne l’importanza?

Affrontare questo tema con gli adolescenti non è scontato. Sappiamo che l’etimologia della parola «responsabile» indica la capacità di rispondere: rispondere a qualcuno, o anche rispondere di qualcosa, o di qualcuno. Questo atteggiamento non è cosa da poco, e non nasce in modo estemporaneo. Per imparare a viverlo occorre anzitutto riconoscere che ci sono altre persone oltre a noi, che esse pensano, agiscono e parlano, e che noi possiamo ascoltarle, sforzandoci di comprendere ciò che esse vivono ed esprimono. Un vero «rispondere» è collegato a tutti questi passaggi. «Rispondere di», poi, comporta di accorgersi che una situazione, un ambiente o una relazione sono qualcosa di bello che ha però bisogno che qualcuno se ne prenda cura. Solo a questa condizione esse potranno continuare a dare gioia a tutti. È responsabile chi si fa carico di queste realtà, perché se le è prese a cuore. Oggi, domani e anche dopodomani, altri potranno domandargli qualcosa a loro proposito, ed egli sarà in grado di rispondere: sarà responsabile.

Analizzeremo questa declinazione secondo i 4 ambiti che abbiamo scelto come riferimento della logica modulare:

Il vissuto umano
L’invocazione di preghiera
La Parola di Dio
L’esperienza di fede

È possibile contribuire all’aggiornamento e alla condivisione dei materiali delle varie sezioni mandando i propri elaborati all’indirizzo e-mail adolescenti@diocesi.milano.it: provvederemo alla pubblicazione sul sito.

Il vissuto umano

Il vissuto umano è il vissuto degli adolescenti, che deve essere avvicinato anzitutto con un linguaggio e un punto di vista aderenti ai diversi contesti nei quali si sviluppa (scuola, amici, sport, tempo libero, relazioni, affetti). Usiamo musiche, film, giochi, storie reali o rielaborate (casi di vita) con gli adolescenti come protagonisti.

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Fissare lo sguardo o darsela a gambe? (attività)
Essere prossimo (Lectio drammatizzata)

L’invocazione di preghiera

L’invocazione sorge dentro al vissuto, come la percezione del fatto che la realtà rimanda oltre se stessa, e che il cuore di ogni persona è fatto per affidarsi. La preghiera cristiana è la base del rapporto con Dio; essa si esprime in diversi stili: la liturgia della Chiesa, le celebrazioni, la lectio divina, i Salmi, l’uso di immagini, musiche, gestualità, cura della qualità simbolica degli ambienti.

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Catene e responsabilità (veglia di adorazione eucaristica)

La Parola di Dio

La «Parola di Dio» non è anzitutto un testo, ma la persona di Gesù Cristo come pienezza della rivelazione di Dio. La Parola di Dio che è Gesù ci viene incontro attraverso delle mediazioni, tra cui quella della Scrittura è quella privilegiata. Vogliamo favorire un contatto reale e un rapporto sempre più stabile con Dio che comunica se stesso con la Parola attraverso la Scrittura. Non solo Vangelo, ma tutto il testo biblico.

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Parola di Dio e responsabilità (percorso)

L’esperienza di fede

L’esperienza di fede è il vissuto umano orientato e trasformato dall’incontro con Gesù; contiene anche la formazione morale, vista come vita nello Spirito, della missione e della vocazione personali. In particolare, con gli adolescenti ci si pone in ascolto di cristiani che testimoniano la propria fede, soprattutto in ambiti vicini alla loro esperienza. Ovvero un esempio di vita o di storia che ha incarnato bene il valore di riferimento: dalla biografia alla testimonianza reale, dal racconto storico ad un’esperienza forte di comunità.

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Testimonianza di Carla Zichetti

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