Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

Una tre giorni di formazione residenziale per le consacrate dell'Ov, svoltasi a dicembre nella foresteria del monastero di Santa Chiara, con il Delegato e il Formatore

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Le giornate sono state scandite dalla preghiera liturgica, in alcuni casi condivisa anche con le Clarisse, la Santa Messa, l’ascolto della Parola, l’adorazione eucaristica, momenti di condivisione dei cammini personali, tempi di svago e di servizio reciproco per la preparazione del pasto comune.

Il primo giorno siamo state invitate a leggere tutto il ciclo di Abramo, i capp. 12-25 del libro della Genesi, per poter conoscere personalmente, partendo proprio dal testo biblico, questo amico di Dio.

Il secondo giorno, una prima meditazione ci ha aiutate, con toccanti suggestioni, a cogliere in profondità l’episodio dell’ospitalità di Abramo e di Sara degli inviati di Dio alle querce di Mamre (Gn 18).

Come è avvenuto ad Abramo, così anche a noi è dato di conoscere la promessa di Dio per la nostra vita solo se siamo disposti ad ospitarlo. E l’incontro di Abramo con questi uomini, la cui identità rimane misteriosa, avviene in condizioni apparentemente sfavorevoli (Abramo è anziano, è seduto, è l’ora più calda del giorno…). In un contesto deludente Abramo ha il coraggio di “alzare lo sguardo”, di lasciarsi sorprendere dalla novità di Dio. E la preghiera è una via per ospitare Dio e lasciarsi da lui accogliere. Anche la figura di Sara ci consegna criteri importanti per il discernimento. Gli inviati di Dio conoscono il suo nome, ciò che c’è nel suo cuore e si fanno annunciatori di una promessa di vita apparentemente “ridicola”. La chiamata alla verginità consacrata è una vocazione che chiede il coraggio di fidarsi di una parola umanamente impossibile: è il Signore che desidera rendere spiritualmente fecondo il nostro grembo.

 

La seconda meditazione invece ha approfondito l’episodio del sacrificio di Isacco (Gn 22). Il racconto, nella sua bellezza e drammaticità, evidenzia la verità più profonda della chiamata di Abramo. Se una prima volta Abramo era stato chiamato a lasciare il suo passato, ora, la Parola gli chiede di consegnare nelle mani di Dio anche il suo futuro (Isacco). Abramo fa l’esperienza di una conoscenza nuova e più vera del cuore di Dio proprio accettando di affidarsi anche quando Dio sembra venir meno alle sue promesse.

La lettura meditata della Parola, seguita dalla preghiera personale e dall’adorazione eucaristica hanno consentito di illuminare i nostri cammini, purificare i nostri desideri, lasciare al Signore la possibilità di farsi conoscere, incontrare e abitare così la nostra vita.

L’ultimo giorno abbiamo visitato il Museo Nazionale Marc Chagall di Nizza, che ospita 17 tele illustranti il messaggio biblico, in particolare episodi dell’Esodo, della Genesi e del Cantico dei Cantici.

L’incontro con questo grande artista ci ha educato ad uno sguardo contemplativo che sa cogliere attraverso il linguaggio della pittura quella parola contenuta nelle Sacre Scritture che ha valore universale. Questa parola, nella sua bellezza e intensità, è rivolta e interpella ogni uomo e attende una risposta nella forma dello stupore, della riflessione o della preghiera.

 

Le giornate, ricche e intense, ci hanno fatto vivere, pur in un contesto straordinario, tutti gli ingredienti di una vita dedicata al Signore nella forma dell’Ordo Virginum: la preghiera personale, la preghiera liturgica, il silenzio, la comunione con le persone, una vita ordinaria intessuta di servizio reciproco e dedizione alla Chiesa, nello stile tipicamente femminile di accoglienza reciproca e gratuità, in un clima fraterno e familiare.

Il luogo, Porto San Maurizio, ci ha incantati per la sua bellezza profonda e ha acceso il desiderio di una presenza che coniuga Bene e Bellezza; il tempo condiviso tra noi e anche con Fabrizio – che ci ha aiutati per la preparazione dei pasti e di cui abbiamo conosciuto e apprezzato la simpatia e la competenza – è stato esperienza di amicizia gioiosa di cui può essere testimonianza anche una vita consacrata nella verginità.

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