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Gli inizi: 1982 – 1992

Dopo la promulgazione del nuovo Ordo consecrationis virginum, avvenuta il 31 maggio 1970 con l’approvazione di Paolo VI, e dopo la pubblicazione, dieci anni dopo, del Rito in lingua italiana, nel 1982 sono state celebrate le prime consacrazioni nella nostra Diocesi, durante l’episcopato del card. Carlo Maria Martini.
Nel 1983 è entrato in vigore il nuovo Codice di Diritto Canonico, che al can.604 menziona l’Ordo virginum (1).
L’Arcivescovo vide con favore questa forma di consacrazione e ne promosse lo sviluppo nella nostra Chiesa diocesana. Si mosse con gradualità, senza dare pubblicità nei primi anni alle consacrazioni e accolse per buona parte candidate singole o in comunità che già da anni vivevano forme private di consacrazione, anche inserite nella pastorale diocesana e parrocchiale. Alcune di loro avevano fatto parte di altre realtà di vita consacrata e intendevano rileggere la propria dedicazione totale e definitiva in un modo rinnovato e inserito nella Chiesa locale. In quel periodo qualcuna venne a contatto con vergini consacrate di altri Paesi e si fece carico di tradurre testi significativi riguardanti questa forma di consacrazione.
Don Diego Coletti – ora Vescovo emerito di Como – fu ufficiosamente incaricato di prendersi cura in Diocesi dell’Ordine delle vergini. Nel 1983 volle che qualcuna partecipasse al primo Convegno dell’Ordo organizzato dalla Diocesi di Vicenza; prese via via contatto con le persone già consacrate, aiutandole nella stesura delle loro ‘regole di vita’; promosse inoltre occasioni di riflessione e approfondimento sulla Consecratio virginum, sollecitando contributi di teologi competenti in materia; nel 1989 organizzò il primo incontro tra le vergini consacrate e quelle in formazione. Nell’estate dello stesso anno, mons. Renato Corti – allora Vicario generale e ora Vescovo emerito di Novara e Cardinale – predicò a una decina di consacrate un corso di Esercizi spirituali, le cui meditazioni vennero pubblicate nel 1990 col titolo La nube dei testimoni.
Nel 1990 per la prima volta fu nominato un Delegato arcivescovile per l’Ordo virginum: don Gregorio Valerio, parroco in Milano. Iniziarono allora incontri periodici delle consacrate durante l’anno, due-giorni estive e un servizio di segreteria e archivio. Con il contributo di don Valerio e di don Coletti le sorelle si impegnarono a stilare un testo che delineasse la fisionomia della loro vocazione: i Lineamenta.
Le consacrazioni di questo primo decennio furono 34.

Dal 1993 al 2002

Alla fine del 1992 fu nominato Delegato dell’Arcivescovo mons. Luigi Manganini – in seguito Vicario episcopale – dal 1994 coadiuvato da don Mario Bonsignori, incaricato di accompagnare il cammino di formazione iniziale.
Dal 1993 gli incontri fra le consacrate divennero più regolari e furono istituiti cammini di formazione iniziale e permanente più sistematici e precisi; vi furono proposte di Esercizi spirituali e si intensificò pure la riflessione comune sull’identità di questa vocazione, nelle sue caratteristiche di verginità, diocesanità e laicità, a partire dal Magistero della Chiesa e dal vissuto delle consacrate.
Il Sinodo Diocesano 47°, al quale furono chiamate a partecipare anche alcune sorelle, nel documento finale del 1995 menzionò l’Ordo virginum al n. 457 (2).
Nello stesso 1995 ebbero luogo le prime celebrazioni del Rito di Consacrazione in forma pubblica, nella Chiesa di San Celso a Milano. Successivamente si individuò come sede più appropriata la Basilica di Sant’Ambrogio e qui si tennero quasi sempre.
Nel 1996 la nostra Diocesi ospitò a Rho il Convegno nazionale dell’Ordo virginum sul tema “Il valore della verginità consacrata nella Chiesa locale fin dai tempi di S. Ambrogio”. In quell’occasione il card. Martini intervenne con un importante contributo, nel quale descrisse questa vocazione come un cammino esigente di santità.
In questi anni di progressivi approfondimenti e riflessioni nacque l’esigenza di ripensare e riscrivere i Lineamenta con il contributo di tutte le sorelle. Il lavoro, intrapreso nel 1997 e supportato durante il cammino da alcuni esperti, si concluse alla fine del 1999 con la consegna del testo definitivo all’Arcivescovo, che lo approvò il 7 dicembre, solennità di Sant’Ambrogio. Il 2 febbraio del 2000 il cardinale Martini, durante una breve celebrazione in Arcivescovado, ne consegnò una copia personalmente a ciascuna.
Durante il suo episcopato il Cardinale ebbe sempre grande attenzione al cammino delle consacrate, incontrò più volte l’Ordo virginum, tenendo conversazioni e ritiri; sul finire del suo mandato nominò Delegato per l’Ordo mons. Ambrogio Piantanida, Vicario episcopale per la vita consacrata.
Dal 1993 al 2002 furono celebrate 33 consacrazioni.

 

Dal 2003 al 2011

Il card. Dionigi Tettamanzi mantenne la consuetudine di celebrare il Rito solenne di consacrazione nella Basilica di Sant’Ambrogio in settembre, all’inizio dell’anno pastorale. Dal 2003 al 2010 sono 33 le donne che hanno ricevuto la consacrazione per le sue mani.
In questo periodo, a coadiuvare il Delegato per la formazione iniziale fu incaricato don Gianbattista Biffi, affiancato stabilmente da alcune sorelle dell’Ordo. Come richiesto nel testo stesso dei Lineamenta, si costituirono tra le consacrate gruppi di lavoro per redigere un documento sulla formazione iniziale e uno sulla formazione permanente, ancora attualmente sottoposti all’Arcivescovo per l’approvazione. Un ‘Gruppo di coordinamento’ cominciò ad affiancare il Delegato e la segreteria nella gestione della vita dell’Ordo. La durata delle giornate estive di formazione venne prolungata e, oltre agli abituali incontri per la formazione permanente, iniziarono anche appuntamenti periodici a livello di Zona, resi necessari per una maggiore conoscenza reciproca dato il numero accresciuto delle consacrate.
Continuarono le proposte di Esercizi spirituali. Particolarmente da ricordare è il corso di Esercizi del 2006 in Israele sulla figura di Maria Maddalena, guidato dal card. Martini. Il Cardinale, pur essendo già molto impedito dalla malattia, tenne anche un ritiro alle consacrate nel novembre del 2009 a Villa Cagnola di Gazzada.
In questi anni alcune consacrate hanno fatto esperienze di presenza in Paesi di missione. Una consacrata ha iniziato a vivere stabilmente in Turchia nella Chiesa locale di Ankara come fidei donum della Diocesi ambrosiana.

 

Dal 2012 al 2017

L’arcivescovo Angelo Scola in questi anni ha celebrato 11 consacrazioni. Ha incontrato l’Ordo virginum. durante le giornate di formazione estiva a Eupilio nell’agosto 2014, svolgendo un articolato intervento sulle caratteristiche della vocazione, prendendo spunto dalla pubblicazione della Nota pastorale “L’Ordo virginum nella Chiesa in Italia” della Conferenza Episcopale Italiana, avvenuta il 25 marzo 2014, e dall’Esortazione apostolica Evangelii gaudium.
Nell’agosto 2015 la Diocesi ha ospitato di nuovo presso il Seminario di Venegono, il Convegno nazionale dell’Ordo dal titolo “L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”. In tale occasione il Cardinale ha svolto una riflessione sui temi trattati dal documento conciliare Dei Verbum.
Nel novembre 2014 le consacrate hanno organizzato a Milano un Convegno pubblico in due sessioni pomeridiane dal titolo “Le donne tra realtà e profezia”, per stimolare e contribuire al confronto sull’identità femminile nella nostra società e nella Chiesa.
A succedere a mons. Piantanida, nel dicembre 2015 il card. Scola ha nominato Delegato arcivescovile per l’Ordo virginum don Davide Milanesi, allora Vice Rettore del Quadriennio teologico del Seminario di Venegono e attualmente parroco in Milano.

 

L’Ordo di Milano in relazione

Da 30 anni vengono organizzati Convegni annuali delle consacrate dell’Ordo virginum presenti nelle Diocesi italiane e da 25 anni si è costituito a livello italiano un gruppo di collegamento, che organizza iniziative nazionali ed è l’interlocutore della Conferenza Episcopale Italiana.
Ogni anno il gruppo dà vita agli incontri nazionali in collaborazione con l’Ordo della Diocesi che si rende disponibile come ospitante. Gli Atti dei Convegni vengono pubblicati e messi a disposizione delle consacrate e delle persone interessate a questa vocazione. Il Collegamento cura anche il sito ufficiale dell’Ordo virginum delle Chiese italiane (www.ordovirginum.org).

Da alcuni anni vengono maggiormente favoriti i contatti con le consacrate delle altre Diocesi della Lombardia. Ogni anno ci si ritrova per un incontro regionale, preparato e ospitato a turno dalle diverse Diocesi. Nel settembre 2009 il terzo incontro regionale, sul tema della regola di vita, si è tenuto a Milano.

Ci sono anche occasioni di conoscenza e incontro con le sorelle delle Diocesi in cui l’Ordo virginum è presente in Europa e negli altri continenti. Convegni internazionali sono stati organizzati nel 1995, nel 2008 e, nel 2016, per il Giubileo straordinario dell’Anno della Misericordia; un pellegrinaggio a Gerusalemme per il Giubileo dell’anno 2000.

 

Note:

(1) Can. 604 – §1. A queste diverse forme di vita consacrata si aggiunge l’Ordine delle vergini le quali, emettendo il santo proposito di seguire Cristo più da vicino, dal Vescovo diocesano sono consacrate a Dio secondo il rito liturgico approvato, si uniscono in mistiche nozze a Cristo Figlio di Dio e si dedicano al servizio della Chiesa.
§ 2. Le vergini possono riunirsi in associazioni per osservare più fedelmente il loro proposito e aiutarsi reciprocamente nello svolgere quel servizio alla Chiesa che è confacente al loro stato.

 

(2) n. 457 – Ordo virginum
§ 1. Una forma di vita consacrata recentemente riproposta dalla Chiesa, e già presente nella Chiesa ambrosiana, è l’Ordo virginum, che è caratterizzata dalla consacrazione, con rito solenne, da parte del Vescovo del proposito di verginità e dalla dedicazione alla Chiesa. È consacrazione individuale e pubblica, vissuta nel contesto della spiritualità della Chiesa particolare e delle normali condizioni di vita del popolo di Dio. L’ecclesialità della consacrata nell’Ordo virginum si esprime nel rapporto peculiare col Vescovo e con la Chiesa particolare. La Chiesa di Milano diventa in questo modo la comunità propria della consacrata nell’Ordo virginum: per questo essa ne condivide la vita, il cammino, la ricerca e si sente, da parte sua, responsabile nell’opera di evangelizzazione.
§ 2. La spiritualità e il cammino formativo dell’Ordo virginum della Chiesa ambrosiana vengono espressi in modo organico dai Lineamenta (regolamento) approvati dall’Arcivescovo.
Egli si prende cura dell’Ordo virginum attraverso un suo delegato, garante del discernimento vocazionale e della comunione delle consacrate con l’Arcivescovo e tra di loro.
§ 3. La dedicazione ecclesiale delle consacrate si esprime in molteplici forme di servizio, secondo il carisma di ciascuna e con il riconoscimento dell’Arcivescovo. Apposite convenzioni regolamenteranno l’eventuale servizio pastorale delle consacrate a favore delle parrocchie o di altri enti ecclesiali.
§ 4. All’interno dell’Ordo virginum alcune consacrate possono liberamente scegliere di vivere in comune o di associarsi tra di loro.

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