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Un appello ai politici in questo senso giunge dal Consiglio pastorale diocesano, a compimento del lavoro iniziato nella sessione svoltasi il 5 giugno 2011. Il testo è stato sottoscritto anche da associazioni e movimenti riuniti nel Coordinamento diocesano

minori

Il Consiglio pastorale diocesano dell’Arcidiocesi di Milano ha reso pubblico oggi il documento frutto di un lavoro iniziato il 5 giugno scorso sul tema: “I migranti: per una pastorale e una cultura del ‘viver insieme’”, giungendo alla conclusione che occorra, come comunità cristiana, affrontare le sfide dell’immigrazione non solo sul piano degli interventi caritativi ed emergenziali, ma anche e soprattutto su quello educativo, culturale e pastorale, affinché si pongano le condizioni di quel “vivere insieme” (convivenza), principale obiettivo da perseguire di fronte all’attuale fenomeno migratorio.

In particolare, dando esecuzione a una specifica mozione, la Giunta del Consiglio pastorale diocesano, con una lettera aperta intende rivolgere un appello ai politici, affinché promuovano una riforma delle norme sull’acquisizione della cittadinanza italiana, riconoscendola ai minori stranieri nati in Italia, senza dover attendere la maggiore età, eliminando così limitazioni a diritti e facoltà ingiuste e non comprensibili per chi è di fatto sin dalla nascita inserito nella vita civile e sociale del Paese.

L’appello del Consiglio pastorale diocesano dell’Arcidiocesi di Milano non intende indicare una soluzione legislativa specifica, ma vuole sollecitare che si affronti finalmente la questione, superando una situazione oggettivamente ingiusta, che vede gli stranieri nati in Italia dover attendere necessariamente la maggiore età per diventare cittadini.

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