Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

3. Organi, Organismi collegati
Organi della Caritas Ambrosiana sono:
1. il Direttore (o Responsabile) e il o i Vice Direttore/i;
2. il Comitato Promozionale.
La Caritas è inoltre dotata di una Consulta e di un Osservatorio permanente e può dare
origine a uno o più Coordinamenti.

4. Il Direttore e il/i Vice Direttore/i
Il Direttore, nominato dall’Arcivescovo, assicura il perseguimento dei fini della Caritas Ambrosiana. In particolare:
a) nel quadro del piano pastorale della Diocesi delineato dal Sinodo diocesano 47°, come precisato dai programmi pastorali diocesani, formula, sentito/i il/i Vice Direttore/i e con l’ausilio del Comitato Promozionale, le proposte dei programmi annuali da sottoporre all’Arcivescovo;
b) provvede all’attuazione dei predetti programmi;
c) informa periodicamente l’Arcivescovo sull’attività e gli presenta l’annuale relazione;
d) tiene proficui rapporti con la Caritas Italiana, con le Caritas diocesane e con istituzioni civili ed ecclesiali.

Il/i Vice Direttore/i è/sono nominato/i dall’Arcivescovo, con l’incarico di collaborare con il Direttore nella conduzione della Caritas nel suo insieme, di sostituirlo in caso di assenza e di impedimento, di seguire – secondo quanto determinato dal decreto di nomina (che può assegnare a un singolo Vice Direttore la responsabilità su un ambito di competenza della Caritas Ambrosiana) o dal Vicario episcopale competente o, infine, dal Direttore – determinati ambiti di competenza della Caritas Ambrosiana.

5. Il Comitato Promozionale
Il Comitato Promozionale è costituito, oltre che dal Direttore e dal/i Vice Direttore/i, da 9 a 15 membri, laici, presbiteri, diaconi e religiosi, nominati dall’Arcivescovo per un quinquennio. Di essi, uno è designato dal Consiglio Presbiterale e uno dal Consiglio Pastorale Diocesano.
Il Comitato Promozionale, convocato e presieduto dal Direttore:
a) aiuta il Direttore nel formulare i programmi annuali;
b) collabora all’attuazione dei programmi formulati, anche attraverso una articolata distribuzione dei compiti;
c) propone iniziative per la raccolta dei fondi, salva la facoltà del Direttore di procedere nei casi di urgenza di intesa con l’Arcivescovo.

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