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Mons. Giovanni Battista Archinti dirime una causa fra i Curati di san Carpoforo e il Priore della Confraternita del Corpus Domini

Mirko Guardamiglio

Controversia

Il 14 agosto 1652 mons. Giovanni Battista Archinti, Ordinario del Duomo e Giudice compromissario, dirime la causa sorta fra i Curati di san Carpoforo e il Priore della Confraternita del Corpus Domini. Il documento a stampa al quale facciamo riferimento (ASDMi, Sez. X «Visite Pastorali», «Santa Maria del Carmine», Vol. 7, Fasc. 3, SF 1) è composto da un titolo, una breve spiegazione degli antefatti, un testo organizzato su due colonne dove all’elenco delle cinque pretensioni (richieste) collocate sulla colonna di destra corrispondono le decisioni dell’Archinti collocate sulla colonna di sinistra infine, in una nota i due Curati condonano al Priore le due pene comminate. Relativamente alla seconda e alla terza richiesta si opta per: «Che le tre Chiavi delle Reliquie restino due appresso li MM. RR. Curati & una appresso il Priore [… e] Che li MM. RR. SS. Curati habino d’havere una Chiave delle bussole & Cassette del Corpus Domini, & un’altra il Priore […]».

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