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In circa 300 filze sono contenute le carte del fondo Legati, ma sarebbe forse meglio chiamarlo fondo Benefici e Legati.

Fabrizio Pagani

Legati

Anche questo fondo è poco conosciuto, quasi totalmente inesplorato e, purtroppo, non inventariato. Questa sezione contiene soprattutto Legati testamentari (da qui il nome) per la dotazione di chiese e cappelle, ma non solo. Da qualche tempo si è iniziato a scandagliare tale fondo, che spesso appare ricco di materiale miscellaneo. Infatti, accanto ai lasciti testamentari esiste materiale che potrebbe benissimo essere collocato in qualsiasi altro fondo dell’Archivio. Vi sono presenti le lettere, inviate dai vicari foranei, con gli annunci di morte dei sacerdoti in cura d’anime e dei cappellani, che trasmettono anche lo stato del beneficio lasciato vacante con la loro dipartita. Queste lettere sono utili anche per uno studio sociologico, economico e perfino ambientale della parrocchie che si sono rese vacanti. Interessanti sono anche gli aspetti umani e le qualità del defunto che emergono da queste carte. Vi sono poi documenti riguardanti le confraternite, le loro erezioni e la concessione di indulgenze, gli stati patrimoniali del clero e dei benefici preparati per le visite pastorali e atti di visite vicariali. Altro materiale interessante è quello rappresentato dal Piano per la sistemazione delle pievi del 1788 (purtroppo non esiste per tutte) voluto dall’imperatore Giuseppe II «per il migliore servizio spirituale di questi suoi amati sudditi».[1]

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[1] Il piano è stato studiato da G. e G. Bonelli, Le pievi ambrosiane sul finire dell’Antico regime. Il “Piano” del 1788 e la sua mancata attuazione, in «Ricerche storiche sulla Chiesa ambrosiana» XVIII (2000), pp. 175-224.

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