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A Osnago

Le donne del popolo di Dio tra arte e Vangelo

La nuova mostra realizzata dal Centro Culturale Lazzati presenta le figure femminili accanto a Gesù, da Maria alla Maddalena, dalla samaritana all'adultera, attraverso la riproduzione ad alta definizione dei capolavori dell'arte. Giovedì 17 maggio, alle 21, serata di approfondimento su Artemisia Gentileschi con Luca Frigerio.

17 Maggio 2018

È un omaggio al genio femminile, quello offerto con passione dal Centro sociale e culturale “Giuseppe Lazzati” di Osnago. Che da anni, ormai, propone periodicamente rassegne tematiche che invitano a riflettere sulle encicliche papali e sulle lettere pastorali del vescovo, alla luce delle Sacre Scritture e attraverso le suggestioni dei capolavori dell’arte.

La nuova mostra dell’associazione lecchese, infatti, aperta fino al prossimo 20 maggio, è dedicata alle Donne del popolo di Dio, e in particolar modo alle figure femminili che compaiono nei Vangeli. In un allestimento che, come di consueto, appare particolarmente curato e che ben valorizza la riproduzione a grandezza naturale dei dipinti, a partire da immagini ad altissima risoluzione.

Una formula che ha decretato il successo e l’apprezzamento del pubblico nelle passate edizioni, via via dedicate, ad esempio, alla Sacra famiglia nell’arte (nel 2012, in occasione dell’Incontro mondiale delle famiglie a Milano), al cibo nella Bibbia (in consonanza con i temi di Expo 2015), o alla rilettura dell’Amoris Laetitia, l’anno scorso, con i dipinti del Caravaggio.

L’odierna esposizione prende spunto dalla Lettera apostolica Mulieris dignitatem, di san Giovanni Paolo II, a trent’anni dalla sua promulgazione. Scriveva infatti papa Woytjla nel 1988 che «la Chiesa ringrazia per tutte le manifestazioni del “genio” femminile apparse nel corso della storia, in mezzo a tutti i popoli e nazioni; ringrazia per tutti i carismi che lo Spirito Santo elargisce alle donne nella storia del popolo di Dio».

La prima figura presentata dalla mostra di Osnago, e non poteva essere altrimenti, è quella di Maria, la madre di Dio, «donna che risponde con coraggio, nonostante nulla sapesse del destino che l’attendeva», come ricorda papa Francesco. E infatti l’opera scelta è proprio quella dell’Annunciazione, con una splendida interpretazione di Luca Signorelli, conservata a Volterra.

Si prosegue con Elisabetta – «colmata di Spirito Santo» – qui effigiata in un dipinto assai caro alla comunità locale perché proveniente dal santuario osnaghese della madonna di Loreto. Quindi la Maddalena, «apostola della nuova e più grande speranza», come l’ha definita ancora recentemente Bergoglio: splendido il “ritratto” di lei penitente che ci offre il Caravaggio, nella tela a Palazzo Doria Pamphilj a Roma. E insieme a lei Marta, la sorella operosa di Betania, a cui il Cristo si rivolge, nella bellissima tela di Vermeer: «Una preghiera che non porta all’azione concreta verso il fratello povero, malato, bisognoso d’aiuto – ricorda ancora papa Francesco – è una preghiera sterile e incompleta».

La mostra e gli eventi

La mostra è allestita presso la sala "Laurina Nava" della Locanda del Samaritano a Osnago (via Trento). Ingresso libero e gratuito. Può essere visitata sabato 19 e domenica 20 maggio dalle ore 10 alle 12, dalle 15 alle 19.30 e dalle 20.30 alle 22.30 (visite in altri giorni su prenotazione scrivendo a: centrolazzati@cpoosnago.it). Tra le iniziative collaterali, si segnala che giovedì 17 maggio, alle ore 21, presso il Centro parrocchiale, lo scrittore e giornalista Luca Frigerio terrà un incontro dedicato a: Artemisia Gentileschi. Quando l’arte è donna.