Share

Kiev

In Ucraina un dialogo che rafforza i legami con la Chiesa ortodossa

I pellegrini ambrosiani hanno visitato la Lavra delle Grotte di Kiev (fonte sorgiva del cristianesimo russo) e sono stati ricevuti dal Metropolita Pavel, apprezzando un ecumenismo che investe la totalità dell’esperienza umana

del diacono Roberto PAGANIResponsabile del Servizio diocesano ecumenismo e dialogo

21 Aprile 2018

Giovedì 19 aprile il pellegrinaggio a Kiev organizzato dall’ISMi ha vissuto un’esperienza particolare. L’incontro con la Chiesa Ortodossa della Metropolia di Kiev, appartenente al Patriarcato di Mosca, ha avuto degli sviluppi per certi versi inaspettati.
Era in programma la visita alla Lavra delle Grotte di Kiev, il luogo che si può considerare come la fonte sorgiva del cristianesimo russo, dove i monaci Antoniy e Feodosiy hanno iniziato un’esperienza monastica a cavallo dell’anno 1000. L’inizio è stato a un livello principalmente turistico: arrivati alla Lavra, divisi in quattro gruppi, i pellegrini milanesi hanno avuto modo di visitare le diverse cattedrali, la residenza del metropolita Onufrij, l’Accademia Teologica (corrispondente al nostro seminario), e le Grotte Vicine (seppur in modo molto veloce vista la ristrettezza del luogo e la numerosità del gruppo). È difficile rendere in modo adeguato la poliedricità delle emozioni suscitate dai diversi ambienti visitati.
La seconda parte dell’incontro è stata nell’aula magna dell’Accademia teologica dove i pellegrini sono stati ricevuti dal Metropolita Antoniy di Borispil, cancelliere (assimilabile al nostro vicario generale e cancelliere) della Metropolia di Kiev. Dopo i saluti di prammatica, l’incontro è stato allietato da alcuni canti (liturgici e popolari) eseguiti in modo mirabile da un coro di alcuni giovani seminaristi.
La parte più interessante è comunque stata quella in cui i pellegrini milanesi hanno dialogato con il Metropolita e alcuni suoi collaboratori. Le domande hanno spaziato dai temi ecclesiali, pastorali, ecumenici e hanno un po’ alla volta sciolto l’imbarazzo che predomina all’inizio di questi tipo di incontri.
Man mano che si procedeva, sia le domande che le risposta assumevano quel tono che inconfondibilmente descrive la conversazione spirituale che ha a cuore null’altro che l’edificazione reciproca.
Lo scambio di doni finale ha suggellato questo incontro.
Mentre l’arcivescovo Delpini ha consegnato una riproduzione della croce di Ariberto, il Metropolita Antoniy ha donato un libro-album del pellegrinaggio (via crucis) nazionale che ha visto nel 2016 la partecipazione di più di un milione di ucraini su un percorso di più di 500 km per pregare per la pace in Ucraina, paese nel quale nel silenzio assordante di tutti continua a essere combattuta una guerra civile. Una graditissima sorpresa è stata sicuramente il pranzo offerto dall’Accademia Teologica che ha visto il Vescovo Amfilochiy, Vicario del Metropolita Onufriy, ospitare i pellegrini milanesi accompagnati dal nunzio mons. Claudio Gugerotti – che tanto si è adoperato per la buona riuscita di questo pellegrinaggio – in un pranzo che definire sontuoso rende solo lontanamente l’idea, e che è stato allietato da numerosissimi brindisi.
Tutti hanno potuto fare esperienza di un ecumenismo che non si limita (solo) alla questione teologica, ma investe la totalità dell’esperienza umana, lasciando pregustare cosa possa essere la condivisione di un unico calice e il banchetto celeste. La degna conclusione dell’incontro è stata la visita che i vescovi milanesi (mons. Delpini, mons. Martinelli e mons. Agnesi) hanno effettuato dopo pranzo al Metropolita Pavel, Superiore della Lavra delle Grotte – che conta più di 120 monaci – proprio nel giorno del suo compleanno. Il desiderio comune è che – attraverso questo incontro – i numerosi legami già presenti si possano ulteriormente consolidare per camminare insieme verso il Regno.

Leggi anche

Kiev
Ismi Ucraina

Delpini ai giovani preti: le tre tende dell’ospitalità

Preghiera, confidenza e sapienza: questi i tratti dell’atteggiamento posto al centro tematico del pellegrinaggio in Ucraina, evidenziati dall’Arcivescovo nella meditazione tenuta presso il convento dei Cappuccini. Contro le tentazioni che ostacolano l’ospitalità «vogliamo essere Chiesa che sa imparare dalle genti»

di Davide MILANI

Kiev
Ismi Ucraina

I giovani ucraini, tra legami alle radici e voglia di evasione

Dalle testimonianze raccolte dai preti ambrosiani in pellegrinaggio, le contraddizioni di una fascia d’età combattuta tra un forte nazionalismo e il desiderio di integrarsi con l’Europa, il riconoscimento dell’importanza di Dio e una scarsa pratica religiosa

di Davide MILANI

Kiev
Ismi Ucraina

Dal Papa e dalla Chiesa cattolica un sostegno prezioso all’Ucraina ferita

I preti ambrosiani pellegrini con l’Arcivescovo a contatto con la realtà di un conflitto che nel Paese ha provocato morti e profughi e che nel 2016 determinò il Pontefice a indire una colletta straordinaria a cui contribuì anche la Diocesi di Milano. Commoventi testimonianze dei frutti di quella solidarietà

di Davide MILANI

Kiev
Ismi Ucraina

«Cari fratelli venuti da Milano, benvenuti nella terra dei martiri»

Nella prima giornata del pellegrinaggio in Ucraina, nella chiesa di Sant’Alessandro i giovani preti ambrosiani sono stati ricevuti dal Vescovo latino, che ha descritto i drammi del passato e i travagli del presente. Nella riflessione dell’Arcivescovo, l’impegno a lavorare per il Sinodo minore, la disponibilità alla riforma del presbiterio e l’invito ad allargare gli orizzonti

di Davide MILANI

Dal 16 al 20 aprile
don andrea regolani Cropped

Pellegrinaggio Ismi, in Ucraina un’esperienza di accoglienza

Sarà lo stesso Arcivescovo, insieme ai Vicari episcopali e all’équipe della Formazione permanente del clero, a guidare i preti più giovani nel viaggio nella terra dove convivono Chiesa latina, greco-cattolica e ortodossa. Ne parla don Andrea Regolani

di Ylenia SPINELLI