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Beatificazione

Parrocchie unite nel nome di Paolo VI

Nel territorio della Diocesi stanno per nascere le prime Comunità pastorali intitolate a papa Montini: una a Magenta, l'altra a Paderno Dugnano

5 Ottobre 2014

Paolo VI, che papa Francesco beatificherà domenica 19 ottobre, avrà presto due Comunità pastorali intitolate al suo nome nella Diocesi di Milano. Accadrà in novembre a Magenta e a Paderno Dugnano. Presentiamo le due Comunità nascenti attraverso le parole dei loro responsabili. 

«Con Magenta un forte legame storico e sociale»

Il 4 novembre a Magenta nascerà una delle prime due Comunità pastorali dedicate a Paolo VI, nella Diocesi di Milano, l’altra si trova a Paderno Dugnano. Sarà formata da cinque parrocchie (in ordine cronologico di fondazione): S. Martino Vescovo, Ss. Carlo e Luigi a Ponte Vecchio, Ss. Giovanni Battista e Gerolamo, Sacra Famiglia, S. Giuseppe Lavoratore a Ponte Nuovo; per un territorio di circa 24mila abitanti.
«Abbiamo scelto di dedicare la nuova Comunità pastorale a Paolo VI perché la sua è stata una presenza notevole nel nostro territorio in diversi momenti della nostra storia», commenta don Mario Magnaghi, responsabile della nuova Comunità. Montini, infatti, qui ha celebrato l’anniversario del centenario della Battaglia di Magenta, nel giugno del 1959, ha inaugurato la facciata della Basilica cittadina e a lui si deve anche la costituzione della parrocchia a Ponte Nuovo, nonché la consacrazione della Chiesa, soltanto un mese e mezzo prima di diventare Papa.
«Oltre al legame storico, è molto forte anche quello sociale: soprattutto l’attenzione alla famiglia e alla vita nascente», continua don Magnaghi. Tutto il pontificato di Montini è stato incentrato su questi temi. Il miracolo attribuito a Paolo VI per la sua beatificazione è stato inoltre la guarigione di un feto, avvenuta negli Stati Uniti nel 2001, a cui i medici avevano riscontrato gravi problemi di natura cerebrale.
La Comunità pastorale sarà dedicata anche alla figura di santa Giovanna Beretta Molla, che è nata a Magenta e ha risieduto per tutta la vita a Ponte Nuovo. «Paolo VI ha segnalato questa donna alla Chiesa come modello di vita esemplare, dopo la sua morte, nel 1962: era stato molto colpito da questo personaggio», conclude don Magnaghi. Due testimoni dell’importanza della famiglia e del valore dei figli: un messaggio molto forte per la società contemporanea.

Cristina Conti

«Per Paderno Dugnano sarà esempio e maestro»

«Intitoliamo la nuova Comunità pastorale al beato Paolo VI, mettendoci alla scuola e sotto la protezione del nuovo Beato che fu anche nostro Arcivescovo, con un profondo legame con tutte le nostre tre parrocchie»: così don Luca Andreini, 45 anni, responsabile designato della Comunità pastorale che nascerà il 4 novembre in Paderno Dugnano, ha reso noto ai parrocchiani di Dugnano, Incirano e Calderara che l’Arcivescovo aveva accolto la proposta di scegliere Paolo VI come patrono della Comunità.
Don Andreini ha interpellato i Consigli pastorali riuniti il 16 settembre e poi la Diocesi; egli da due anni è amministratore parrocchiale di Maria Immacolata in Calderara, dove don Giampiero Borsani rinunciò all’incarico di parroco per raggiunti limiti d’età; per lo stesso motivo tre mesi fa monsignor Giacomo Tagliabue ha lasciato la guida della Comunità pastorale formata, sin dal 2006, dalle parrocchie dei Santi Nazaro e Celso in Dugnano e di Santa Maria Assunta a Incirano, di cui don Andreini ha assunto la responsabilità dal 1° luglio, giurando come parroco il 9 settembre.
«Il cammino che ci attende – riflette don Andreini – è quello della comunione, in una vita pastorale “di insieme” che ci permetta di rispondere al mandato missionario che Gesù ci ha affidato. In questa missione di evangelizzazione Giovanni Battista Montini è per noi tutti un esempio e un maestro, per il suo slancio missionario manifestato già negli anni del suo episcopato milanese. Ci è esempio e maestro nell’ardore di una fede che diventa grido di preghiera, dialogo, servizio; lo è anche di quella carità, tanto preziosa, che accetta il martirio della pazienza. Non a caso Papa Francesco richiama l’insegnamento e l’esempio di Paolo VI sull’evangelizzazione definendoli “insuperati”».
A Dugnano il centro parrocchiale venne intitolato a Paolo VI dall’allora parroco don Giovanni Invernizzi, non molto dopo il Concilio. E la Parrocchia di Calderara deve la sua esistenza proprio all’arcivescovo Montini che visitò il quartiere per due volte negli anni 1961/62 e incoraggiò il sorgere di un centro parrocchiale.
In città esistono altre due Comunità pastorali; ciascuna delle tre conta più di 15 mila abitanti, per un totale di circa 47.700 residenti.

Alberto Manzoni

 

Nella minigallery, le parrocchie che compongono la Comunità pastorale di Magenta: da sinistra, San Martino, Ponte Nuovo – San Giuseppe Lavoratore, Ponte Vecchio – Santi Carlo e Luigi, Sacra Famiglia, Santi Giovanni Battista e Gerolamo Emiliani.